I contributi versati da ogni lavoratore iscritto a Prevedi vengono investiti in strumenti finanziari (azioni, titoli di Stato, obbligazioni societarie, quote di fondi comuni di investimento, quote di capitale e di debito di aziende non quotate) al fine di generare un rendimento aggiuntivo che contribuisca ad aumentare la posizione maturata nel Fondo Pensione. Questi investimenti producono un rendimento variabile in funzione dell’andamento dei mercati finanziari.
Al variare della combinazione di titoli di capitale (come le azioni) e di titoli di debito (come le obbligazioni), varia il profilo di rischio e rendimento dell’investimento. Il rendimento deriva dai proventi dell’investimento (incremento di valore, dividendi, interessi); il rischio, invece, deriva dalla oscillazione del valore dell’investimento. Aumentando la componente di titoli di capitale rispetto a quella di titoli di debito aumenta il rendimento atteso dall’investimento negli anni, a fronte di oscillazioni di valore più frequenti e consistenti. Viceversa, aumentando la componente di titoli di capitale rispetto a quella di titoli di debito, tradizionalmente si riduce la variabilità del valore dell’investimento, ma anche il rendimento atteso dallo stesso. Le variazioni di valore, che possono essere sia positive che negative, definiscono la volatilità dell’investimento, la quale esprime la rischiosità dello stesso.
Prevedi offre agli iscritti due soluzioni alternative di investimento, caratterizzate da distinti profili di rendimento e rischio: il comparto Bilanciato e il comparto Sicurezza.
Il comparto Bilanciato ha una quota di titoli di capitale molto più alta rispetto al comparto Sicurezza, e quindi offre una prospettiva di rendimento più alta rispetto a quest’ultimo nel medio lungo periodo, ma anche una maggiore variabilità di risultato nel breve periodo. Questa variabilità di risultato, tecnicamente definita volatilità, esprime la rischiosità dell’investimento: la volatilità, infatti, misura la variabilità percentuale (deviazione standard) del valore dell’investimento rispetto alla propria media in un determinato periodo di tempo. Tanto maggiore è la volatilità, tanto maggiore sarà la probabilità che il valore dell’investimento, in un determinato periodo di tempo, si discosti (in positivo o in negativo) dalla propria media e tanto maggiore sarà l’entità di queste potenziali differenze.
Il comparto Bilanciato investe nelle seguenti tipologie di strumenti finanziari: titoli di capitale (mediamente il 35% del patrimonio complessivo e fino a un massimo del 40%), titoli di stato (mediamente 38% del patrimonio complessivo), obbligazioni societarie (mediamente 24% del patrimonio complessivo e fino a un massimo del 37%), fondi immobiliari e infrastrutturali (3%). La gestione finanziaria del comparto Bilanciato punta, in un orizzonte temporale tendenzialmente superiore a 5 anni, a perseguire un rendimento maggiore rispetto a quello del TFR previsto dall’art. 2120 del codice civile, accettando comunque un’esposizione al rischio moderata. Tale comparto soddisfa, quindi, le esigenze previdenziali degli associati che prevedono di rimanere nel Fondo Pensione per un periodo tendenzialmente superiore a 5 anni. Il comparto Bilanciato presenta una volatilità attesa pari al 5,7% nell’orizzonte temporale di 6 anni.
Il comparto Sicurezza, invece, investe prevalentemente in titoli di stato emessi da Paesi dell’area euro, e, per la parte residua del patrimonio, in obbligazioni societarie (massimo 40% del patrimonio complessivo) e in azioni (massimo il 10% del patrimonio complessivo).
Il comparto Sicurezza punta ad ottenere un rendimento paragonabile al tasso di rivalutazione del TFR ai sensi dell’art. 2120 del codice civile, in un orizzonte temporale pluriennale. Il comparto Sicurezza garantisce, inoltre, la restituzione del capitale versato alla scadenza della convenzione di gestione e nei seguenti casi: richiesta della prestazione pensionistica complementare per pensionamento; riscatto per decesso; riscatto per invalidità permanente che comporti la riduzione della capacità lavorativa a meno di un terzo; riscatto per inoccupazione superiore a 48 mesi; anticipazione della posizione individuale per spese sanitarie relative a terapie e interventi straordinari ai sensi dell’art. 11, co. 7 lett. a) del D.Lgs 252/05; erogazione della Rendita Integrativa Temporanea Anticipata (RITA).
Da quanto sopra espresso si deduce che il comparto Sicurezza si rivolge idealmente agli iscritti a Prevedi ormai prossimi al pensionamento o che prevedono, comunque, di rimanere nel Fondo Pensione per un periodo tendenzialmente breve e inferiore a 5 anni. Il comparto Sicurezza presenta una volatilità attesa pari al 3,9% nell’orizzonte temporale di 5 anni.
Il comparto Sicurezza è stato previsto quale comparto di destinazione del TFR tacitamente destinato a Prevedi ai sensi del D.Lgs. 252/05 (per i lavoratori che, entro sei mesi dall’assunzione, non abbiano scelto una diversa destinazione del proprio TFR) e del contributo contrattuale per gli aderenti contrattuali con età superiore a 55 anni al momento dell’adesione: tale previsione è stata assunta in funzione della brevità del periodo teorico di permanenza nel Fondo per tali iscritti, e della conseguente necessità di proteggere la loro posizione individuale dal rischio di repentine variazioni di valore conseguenti all’andamento dei mercati finanziari.
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